Oggi parliamo di bellezza femminile!
Il nostro viaggio ci porta in oriente e più precisamente in Giappone! Un paese ricco di monumenti, templi, arte, storia, tecnologia e soprattutto cultura e tradizione affiancate alla quotidianità. Molte donne, ad esempio, si truccano seguendo gli antichi canoni di bellezza. L’ossessione per una pelle perfetta le spinge a non prendere mai il sole, infatti sin dal passato, sono abituate a proteggere la loro pelle con l’ombrellino ed utilizzano diverse creme per la protezione solare. Secondo la tradizione una bella donna dovrebbe avere innanzitutto la pelle più chiara possibile, un viso tondo, sopracciglia dritte con il naso piccolo ed una bocca piccola e carnosa. Inoltre, i Giapponesi (come i Coreani), adorano gli occhi “a palla”, proprio come li vediamo nei cartoni animati anime e nei manga, questo spinge tante persone alla chirurgia estetica. Nel passato, invece, veniva esaltata la forma genetica dell’occhio attraverso l’uso della matita nera. Per quanto riguarda le forme del corpo, la vita deve essere piccola e stretta con fianchi morbidi, mentre le gambe devono essere lunghe! In passato anche l’Europa adottò la moda di truccare il viso fino a farlo apparire di porcellana, ad esempio in Inghilterra fu una tendenza lanciata dalla regina Elisabetta I ed era definito “la maschera della gioventù”. in Giappone prese nome di “Geisha”, questo termine è composto da due parole, “Gei” che significa “arte”, mentre “Sha” ossia “persona”, dunque possiamo tradurlo in “artista” oppure “persona d’arte”. Con il termine Geisha, si fa riferimento ad un gruppo di ragazze che adottarono una tipologia di trucco nata nel ‘600, periodo in cui molte donne volevano divenire indipendenti e guadagnare tramite la loro bellezza. Il loro ruolo, era quello di intrattenere i loro clienti. Si pensa subito a delle prostitute, ma in realtà il loro compito era diverso, le loro abilità erano il canto, la danza, la recitazione ecc.… Il loro make-up le rendeva creature divine, sacerdotessa. Il viso era completamente bianco, le labbra accentuate da rossetto rosso fuoco, definito “rosso Kyoto”, le sopracciglia erano piccole e sottili. Un vero e proprio rituale di bellezza. Eccovi i passaggi per questo trucco molto particolare: Come prima cosa si utilizza una cera profumata, la quale aiuta a distendere meglio il trucco e fissarlo, successivamente si procede con il fondotinta, Oishiroi, che si crea unendo semplicemente la polvere di riso con dell’acqua. Il prodotto poi, viene steso su tutto il viso andando a coprire anche le sopracciglia, le labbra ed il collo, sia davanti che dietro. Si procede truccando gli occhi con un pigmento rosa e riproposto sulle guance, andando poi a contornare gli occhi con la matita nera. Il rossetto rosso di “Kyoto” viene ottenuto dai petali di cartamo, una pianta orinatale lavorata con cura da esperti artigiani. Viene applicato sulle labbra con un pennello delicato e selezionato in base allo status delle donne. Le “maiko”, ovvero apprendiste, possono mettere il rossetto solo sul centro del labro inferiore, mentre le ragazze che hanno terminato gli studi possono colorare interamente le labbra. Terminato il make-up è possibile vestirsi ed indossare la parrucca. Esistono veri e propri corsi per diventare una geisha, durano 5 anni, le materie trattate sono musica, danza, ecc.… Cosa ne pensate di questo genere di make-up? Conoscete altri rituali di bellezza? Avete mai partecipato ad un evento Giapponese? Un saluto Shakhi Uddin
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AutoreStilista e ricercatrice tendenze, poliedrica e sottosopra! Archivi
Gennaio 2021
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