Una sfilata in una location unica dal gusto post industriale, Ex Fonderia Macchi, ingentilita da decorazioni di fiori.
I modelli ‘passeggiano’ accompagnati dalle note live di Labrinth. I loro volti sono assolutamente contemporanei, capelli tinti e tatuaggi sul volto. I capi Sono over, non fasciano il corpo, eppure trasudano femminilità. Si alternano ‘lunghezze Mini a maxi abiti fluttuanti, il nero si illumina con cenni di fucsia. Il tinta unita è in realtà un gioco di trame, devorè, laserature ed intrecci sapienti. Interessante la reinterpretazione delle frange, più corpose e ma- teriche. Le fantasie floreali fanno respirare la ricerca della spensieratezza che abbiamo perduto. Capi assolutamente in linea con le nuove esigenze di praticità e preziosità pacata, senza per forza ec- cessi ed ostentazione, il tutto è molto reale. Immancabili le borchie della linea rockstuds, ma divenute ora giganti, da notare l’assenza di tacchi, ma ancora una volta la sceltà di praticità attraverso un modello flat. L’uomo oltre a completi over abbinati a sneackers, azzarda con shorts portafoglio o a pieghe, ma senza comunque cadere nell’eccesso o nella forzatura. Il tutto sembra naturale, spontaneo..il riflesso della nostra società, quello che la moda deve essere! Grazie Pierpaolo Piccioli. Anna Daverio
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AutoreStilista e ricercatrice tendenze, poliedrica e sottosopra! Archivi
Gennaio 2021
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